feb
13
2018
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KUSTOM WORLD
LE ROI SOLEIL
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Mai nome è stato più azzeccato per descrivere re sole:
non una semplice moto ma una vera e propria opera d’arte in movimento che richiama nei suoi fregi un'attenta ricerca storico-artistica.
Nel corso del diciassettesimo secolo Luigi XIV trasformò una 2comune2 reggia borbonica
in una mirabolante residenza imperiale; allo stesso modo è stata tramutata una "semplice" motocicletta in una fantastica opera d’arte... e fantastica è l’aggettivo più corretto dato che il ne ultimo dell’arte barocca era proprio quello di suscitare nello spettatore sensazioni di sorpresa, meraviglia e di stupore.
Metaforicamente il "Re Sole" a cui si riferisce il nome
di quest’opera è l’artista stesso, capace di creare una motocicletta unica nel suo genere, un oggetto che si fa ammirare e
che sicuramente immobilizzerà i passanti che la vedranno, diventeranno come "di sasso": infatti
il volto in rilievo del sovrano borbonico ricorda una gorgone, il mostro che trasformava in pietra chiunque la guardasse.
Dalla complessa architettura compositiva si irradiano tralci, valve, volute, tutte in infisse sulle punte di una cancellata a raggiera: una citazione della Grille Royale di Versailles da cui trae ispirazione la composizione artistica. Gli elementi decorativi e simbolici che compongono la celebre inferriata sono qui riproposti in una inusuale e raffinata ricerca stilistica.
Inconfondibili sono i simboli della casata reale di Re Luigi XIV conosciuto come il Re Sole: la corona personale del monarca, lo scettro della Main de Justice e l’insigne Fleur-de-Lys, la figura araldica del giglio che nella Francia medievale assume significato di emblema di regalità e contraddistingue il blasone della casata reale.
LA TECNICA
Parti di moto interamente laminate in foglia d’argento. Interventi pittorici in polvere di pura madreperla. Aerografie in colori opachi e pigmenti speciali per vetrata. Modellazione tridimensionale. Borchie in ottone Swarovski.
L’INTERVENTO ARTISTICO
Prima di procedere con la laminatura in argento sono state effettuate le preparazioni di base preliminari quali modifiche delle forme originarie, stuccature, preparazione del fondo speciale per l’argentatura. Il lavoro è stato eseguito su 7 parti moto: cover serbatoio, fender posteriore, fanale anteriore e porta fanale, piccolo fender anteriore, due carenature laterali radiatori.
LA MODELLAZIONE 3D
posto in centro della raffinata raggiera sul serbatoio e sulla parte terminale del fender posteriore, ad arricchire e impreziosire la composizione artistica, è stato realizzato, tramite modellazione tridimensionale, il bassorilievo che ritrae il volto del celebre sovrano.
La modellazione tridimensionale è stata effettuata a cura dello Studio Dan; dopo un’attenta ricostruzione del bassorilievo, posto sulla ricca inferriata di Versailles, sono stati realizzati diversi prototipi da integrare nella struttura dei pezzi moto.
GLI AUTORI
Lo staff di Unexpected Custom è composto da artisti, designer, illustratori, la cui esperienza si avvale di decenni di lavoro, insegnamento, e di successi internazionali nell’ambito artistico, pubblicitario e del design.
Ognuno, nel proprio ambito di competenza, contribuisce con creatività, stile e cura del dettaglio alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte che raccontano la storia senza tempo e confine dell’arte applicata, del design di lusso e dell’artigianato italiano di alta qualità.
LA MOTO
La moto, un H-D Vrod, è stata preparata e assemblata dal team Custom Garage American Motorcycles che ha curato l’aspetto ciclistico, meccanico e prestazionale nei seguenti interventi.
avantreno profondamente rivisto tramite la sostituzione di un cerchio scomponibile più leggero. Dischi freno anteriore modello Race più potenti e dal design in maggior consonanza con il cerchio anteriore.
Gli steli della forcella sono stati interamente riprogettati avvalendosi di un kit firmato Andreani per dare più sensibilità e stabilità alla moto. Sostituito il manubrio originale con semimanubri per una guida più re- attiva. al centro spicca un contagiri modello Dragster, inoltre la strumentazione è stata inglobata in una cover Box interamente rimodellata.
Il codino è stato sostituito accorciato per offrire una linea più accattivante ed esaltare l’estetica unica e speciale. I tradizionali ammortizzatori sono stati sostituiti con i più performanti ammortizzatori pneumatici. Gli indicatori di direzione sono stati sostituiti con frecce dal design minimale.
Lo scarico è stato sostituito così come il motore che ha subito una profonda trasformazione da parte del team tecnico modificando sia i parametri della centralina originale sia il corpo farfallato con uno Screaming-Eagle di provenienza Harley-Davidson. I comandi a pedale sono stati arretrati per un controllo assoluto in ogni circostanza.
Antonio Galluzzi